L'immagine-opera nella ricerca di Michel Foucault. Un'illustrazione della problematicità del presente

Gérard Fromanger, «Michel ( portrait de Michel foucault)», serie «Splendeurs II» - 1976 - olio su tela- collezione privata.
La riflessione sul ruolo e il potere delle immagini accompagna la ricerca del filosofo francese Michel Foucault fin dai sui primi scritti. L'elemento dell'immagine in quanto opera si trova ben presto al crocevia di una particolare tensione tra due ambizioni differenti del pensatore: quella dell'analisi archeologica (volta a ricostruire le procedure che presiedono alla comparsa degli enunciati e che utilizza, quindi, le immagine come “emblemi” del loro tempo) e l'ambizione di pensare l'avvenimento nel momento della sua irruzione, di pensare la la discontinuità.
A partire dalla macro-tematica del rapporto linguaggio-immagine vorrei, nella mia ricerca, pormi il problema del rapporto tra le immagini come opere e la storicità dei modi della percezione da un punto di vista culturale. Se da un lato le opere d'arte come prodotti del proprio tempo possono mostrarci come a livello percettivo la disposizione dello spazio e del tempo siano elementi storici, dall'altro esse possono intrattenere con la propria epoca un rapporto “sagittale”, ovvero creare rotture, introdurre elementi innovativi nella propria contemporaneità.
Il mio studio si prefigge, quindi, di indicare le immagini in quanto opere come elementi di problematizzazione del presente e di indagarne il funzionamento dei meccanismi di fruizione, diffusione e archiviazione rispetto all'attualità.